48: Si inizia con il botto...

Easy Italian Podcast

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Buon anno! Per tutti coloro che non fanno parte della comunità Easy Italian c'è un regalo ;D solo per questa puntata potrete scaricare i materiali che di solito sono accessibili solo dai membri della comunità, materiali come trascrizione integrale e file con vocab helper.

Trascrizione interattiva e Vocab Helper

Come scaricare la trascrizione

Vocabolario

File Video con Vocab helper

https://drive.google.com/file/d/1w98B9mbRao2atGbVqebPppTI3zM-GEy9/view?usp=share_link

Note dell'episodio

Cosa è successo nell'ultima puntata di Easy Italian? - https://www.youtube.com/watch?v=GzeOMfcYsEI

Cosa abbiamo fatto a capodanno?
Matteo e Katie hanno giocato con altri amici ad un gioco molto scorretto!
E poi ovviamente hanno mangiato... tanto.

Le frasi della settimana:

"Ogni morte di papa"
Si usa quando si parla di eventi che avvengono con molto tempo tra di loro.

"Morto un papa se ne fa un altro"
Letteralmente il proverbio significa che non esiste una persona tanto importante da non poter essere sostituita alla sua morte. In senso più ampio, quando qualcuno esce dalla nostra vita, come per esempio un partner, ce n'è un'altra pronta a subentrare.

La befana!
Chi è la befana e cosa succede in Italia?

Epifania
https://it.wikipedia.org/wiki/Epifania

Befana
https://it.wikipedia.org/wiki/Befana

Trascrizione

Musica:
0:11 Raffaele:
Buon anno!
0:23 Matteo:
Buon anno! Come va?
0:27 Raffaele:
Tutto bene, tutto bene. A te? Alla fine com'è andata a finire? Sono stato lì, in attesa di avere tue notizie.
0:34 Matteo:
Bene, bene, siamo siamo stati fortunati. Tutto bene. Io sono riuscito a rientrare a Milano con Brody, e Katie è riuscita a rientrare a Milano dall'Inghilterra in tempo, quindi il trenta eravamo tutti a Milano, il trenta sera, e siamo riusciti a festeggiare poi il capodanno.
0:58 Raffaele:
Evviva, evviva. Ma prima di raccontarci i rispettivi capodanno, io direi "anno nuovo, vita nuova", anche lingua nuova! E quindi noi vogliamo invogliare i nostri ascoltatori ad imparare l'italiano con noi. Abbiamo un piccolo regalo, no? Per i nostri ascoltatori.
1:18 Matteo:
Piccolissimo regalo. Daremo la possibilità a tutti gli ascoltatori di provare i materiali che di solito sono disponibili solo per i membri della comunità Easy Italian. All'interno delle show notes troverete un link dal quale potrete scaricare la trascrizione integrale; il file che in questo caso, ovviamente, per motivi di organizzazione, sarà un video del podcast, in cui ci sarà il vocab helper. Quindi le voci saranno sempre le nostre, sarà il podcast, però il video sarà il vocab helper, quindi ogni minuto le dieci parole più importanti che abbiamo detto.
2:12 Raffaele:
E anche l'after-show. (E certo, e certo!) E ti sembra poco per cominciare l'anno?
2:19 Matteo:
No, in effetti no. È un ottimo inizio!
2:22 Raffaele:
Eh sì, come abbiamo detto nella puntata scorsa, iniziamo col botto! (Con un bel botto!) Ma io direi, Matteo veniamo subito a noi! Cominciamo con la prima sezione! (Vai!)
Musica:
2:39 Raffaele:
Eravamo rimasti seduti al tavolino di un bar in piazza Bellini a Napoli, parlando di aperitivi, anno vecchio e anno nuovo. Tu finalmente mi ha detto che alla fine siete riusciti a beccarvi con Katie, ed avete festeggiato insieme a Milano. (Sì.) Ma dimmi di più: cosa avete fatto? Come è stato il tuo Capodanno?
3:03 Matteo:
Allora: è stato un capodanno divertente. Siamo andati da una coppia di amici qui a Milano, con Brody anche, per non lasciarla sola. E abbiamo cenato: noi abbiamo portato alcune cose, loro avevano cucinato alcune cose e devo dire che alla fine penso di aver mangiato quasi quanto ho mangiato a Natale! Nonostante... Eh sì, nonostante insomma ero l'unico partenopeo e del sud. Perché c'era Katie che è inglese; poi Paolo, il nostro amico, che è milanese, uno dei pochi milanesi discendente da milanesi, quindi... (Un milanese doc!) un milanese doc; e la sua ragazza, Elena, che è veneta. Quindi insomma.
3:52 Raffaele:
Vabbè, un bel... bel Natale italiano a trecentosessanta gradi.
3:57 Matteo:
Esatto, e anche un po' internazionale, con Katie. (Eh sì!) Ma la cosa divertente è che abbiamo giocato a un gioco molto conosciuto, e che avevo sentito spesso, ma non ho mai giocato. Che è, tradotto in italiano, "Carte contro l'umanità", "Cards against humanity".
4:17 Raffaele:
Di cosa si tratta?
4:18 Matteo:
È un gioco totalmente scorretto, politicamente scorretto, volgare e senza senso, ma che è fondamentalmente innocuo, e ridi tantissimo. C'è solo in inglese, ma abbiamo trovato la traduzione in italiano in internet. Quindi abbiamo scaricato il pdf, e Katie ha passato tutto il trentuno a tagliare pagine e pagine di carte...
4:48 Raffaele:
Fai da te!
4:49 Matteo:
Esatto! Però sì, è stato divertente, molto divertente.
4:54 Raffaele:
Si è data da fare, Katie... Insomma, è bello quando si mette in moto la manualità, non siamo più abituati.
5:02 Matteo:
No, infatti... Abbiamo giocato a un gioco che non abbiamo fatto noi, ma un po' sì, diciamo. Infatti adesso Katie è molto gelosa di queste carte di carta!
5:13 Raffaele:
Le custodirà per un bel po', magari deve contattare la casa produttrice e proporre la versione in italiano...
5:21 Matteo:
Eh, ma già è stata fatta. Ma poi non è stata... hanno smesso di produrlo, non so perché, forse era troppo... (Scorretto.) strong. Chissà. Siamo troppo italiani, ancora. Non siamo pronti! (Eh sì, non siamo pronti!) E tu?
5:40 Raffaele:
Io ti avevo detto che non sapevo esattamente cosa avrei fatto. Alla fine, come ampiamente prevedibile, abbiamo fatto il trentuno dai miei e il primo dai suoceri. Classico, direi, capodanno: quindi cenone, divertimento in famiglia, soprattutto il primo poi abbiamo passato l'intero pomeriggio con i giochi, come avete fatto voi, ma i giochi un po' più classici. Quindi Mercante in Fiera, Asso che Fugge, anche la Tombola, la nostra amata Tombola, per tradizione almeno un paio di passate, un paio di mani, si devono fare. La curiosità di quest'anno, che in realtà era qualcosa che era già successo l'anno scorso, ma ovviamente non essendoci ancora il podcast non l'avevamo potuto raccontare, è che a causa dei tantissimi fuochi d'artificio che si sparano dalle parti di Napoli, e poi in genere in tutta la Campania, da mezzanotte e trenta in poi è calata la nebbia più totale sull'intera regione. Con tutto quello che ne consegue in termini di spostamenti. Quindi per fare cinquecento metri: mezz'ora. Immagina chi aveva prenotato il veglione, quindi la serata in discoteca, non so, a cinquanta chilometri da casa: ci è arrivato dopo tre quattro ore. Praticamente il veglione era finito! (No!) Non ne hai sentito parlare?
7:07 Matteo:
Eh, no, forse perché c'era così tanta nebbia anche a Milano, che era difficile vedere altre notizie...
7:16 Raffaele:
Lo stereotipo è proprio quello, perché poi alcuni giornali, soprattutto locali, ovviamente, hanno pubblicato "Napoli come Milano: nebbia fitta e problemi di viabilità." (E beh, e beh...) Scontatissima, guarda.
7:31 Matteo:
Scontata, però in effetti, ragazzi, da quando sono tornato a Milano è solo grigiore, e pioggerellina.
7:39 Raffaele:
Qui è ancora prevalentemente soleggiato, ma quella notte in particolare, la nebbia direi è inevitabile. Perché temperature più alte rispetto alla media, con anche un buon livello di umidità, e se aggiungi tutto il particolato che proviene dalla immensa mole di fuochi d'artificio che vengono sparati durante tutta la giornata, ma soprattutto durante la notte, la combinazione delle due cose porta ad una nebbia assoluta: è uno dei lati negativi del capodanno, soprattutto negli ultimi anni e dell'utilizzo improprio dei fuochi d'artificio ne abbiamo accennato la settimana scorsa. Ed evidentemente il nostro appello non è stato ascoltato...
8:28 Matteo:
E vabbé, ma mi sa che noi raggiungiamo poco gli italiani, soprattutto quelli che sparano tanto...
8:35 Raffaele:
Eh sì. E da un lato è bellissimo vedere questi video delle città italiane che si colorano di fuochi d'artificio; dall'altro lato poi il telegiornale, la seconda notizia che dà, dopo aver fatto gli auguri, è quella del bilancio dei feriti. Fortunatamente quest'anno pare non ci sia nessun morto, ma circa duecento feriti, di cui una decina anche gravi in giro per tutta l'Italia. Insomma è il lato negativo di una cattiva abitudine che a questo punto dubito morirà mai.
9:08 Matteo:
E purtroppo sì. Diciamo che l'unica cosa buona è che queste cose succedono, si potrebbe dire ogni morte di papa?
Musica:
9:27 Raffaele:
"Ogni morte di papa". Hai proprio ragione, e mai, come dire, modo di dire è stato più azzeccato, appropriato. Perché? Che cosa è successo questa settimana? È morto il papa! (Ma quale?) Non il papa in ca... questa è già una domanda strana: "ma quale papà?" Non il papa in carica, quindi papa Francesco, ma il "papa emerito" papa Benedetto, Joseph Ratzinger. Il papa precedente che, caso abbastanza raro, si era dimesso nel duemilatredici dopo essere stato papa per qualche anno. Non succedeva una cosa del genere da seicento anni, per capirci, insomma, quanto raro è l'evento. Ci ha lasciato, mi sembra di ricordare, proprio il trentuno di dicembre. Al di della figura, no, un po' controversa di questo papa, a causa delle sue... del suo passato anche nell'esercito tedesco nazista, del suo comportamento un po' troppo, come dire, leggero nei confronti di tutti i casi di pedofilia che sono stati portati alla sua attenzione prima e durante il suo pontificato. Diciamo che non è stato proprio il papa più amato di sempre, e questo è un eufemismo. (Sì, diciamo di sì.) Soprattutto dopo Giovanni Paolo II, e prima di Francesco, che invece sembrano essere papi molto, molto popolari, papi della gente, per dire così. Ma hai detto bene, "ogni morte di papa" è un'espressione molto, molto utilizzata nella lingua italiana. Cosa vuol dire?
11:07 Matteo:
Vuol dire che... si riferisce a qualcosa che succede pochissimo. Quindi ogni morte di papa. Poiché il papa muore poche volte, ogni tot anni, diciamo così, in teoria. Almeno prima di avere più papi, come in questo momento, e quindi ovviamente ci possono essere più morti. Questo discorso è un po' macabro. Però si riferisce a qualcosa che fondamentalmente succede poco spesso.
11:44 Raffaele:
Sì, se vogliamo dare anche un arco temporale, direi ogni venti-trent'anni. Perché un papa in genere viene eletto attorno ai sessanta-settanta e muore circa, in media eh, diciamo venti-trent'anni dopo. Quindi dire che una cosa succede ogni morte di papa è un modo, così, eufemistico per dire che è una cosa che succede molto, molto raramente.
12:07 Matteo:
Ma c'è anche un altro modo di dire riguardo ai papi.
12:10 Raffaele:
Sì: "morto un papa, se ne fa un altro".
12:14 Matteo:
Sempre co 'sto fatto della morte... Come siamo macabri!
12:17 Raffaele:
E come puoi vedere, è un evento epocale la morte di un papa! E questo modo di dire è sempre valido, tranne che in questo caso! (Eh sì!) Perché siccome è solo, tra virgolette, il papa emerito, quindi non è il papa in carica: è morto il papa, ma non se ne fa un altro! Perché già ce l'abbiamo!
12:36 Matteo:
Esatto! Ma ti dirò che questo modo di dire continuerà probabilmente a non funzionare. Nel senso che l'attuale papa ha già avvisato: "Ragazzi, io quando non ce la faccio più, vado in pensione, mi ritiro!"
12:53 Raffaele:
Quindi verrà sostituito questo modo di dire, come dire: "Stanco un papa, se ne fa un altro!" Si può dire?
12:58 Matteo:
Eh, probabilmente sì!
13:00 Raffaele:
Però in ogni caso, tornando proprio alla linguistica, no? Questo modo di dire sta ad indicare che nessuno è indispensabile, oppure che... si usa spesso anche quando si parla di partner, oppure di coppie che scoppiano. Oppure non so, un membro del tuo team di lavoro ti lascia. E si usa questa frase per dire "Verrai rimpiazzato." "Ce ne faremo una ragione."
13:28 Matteo:
Sì, diciamo che è una frase che a volte si usa anche non solo per le persone, ma anche per suppellettili o oggetti, o anche eventi, ai quali si è affezionati, che però finiscono in qualche maniera.
13:47 Raffaele:
E adesso mi devi fare l'esempio!
13:50 Matteo:
Eh, per esempio, non so, io sto pensando a uno strumento che si rompe. E lì, morto il papa, se ne fa un altro.
13:59 Raffaele:
Eh sì. Devo dire la verità è molto più spesso utilizzato per persone. (Sì.) Per cose l'ho sentito utilizzare più raramente.
14:09 Matteo:
In effetti sì. Però possiamo usarlo anche per cose. Vogliamo esercitarvi ad usare questo modo di dire, usandolo anche per cose o eventi. Per esempio, finisce la serie di Game of Thrones: morto un papa, se ne fa un altro. Andiamo a cercare un'altra serie.
14:30 Raffaele:
Mi ha fatto venire il dubbio: come si chiama Game of Thrones in italiano?
14:34 Matteo:
Trono di Spade! (Bravo!) Eh, stavo per dire Il Gioco dei Troni...
14:39 Raffaele:
Eh sì, tante nazioni hanno tradotto letteralmente, in Italia invece Il Trono di Spade.
14:44 Matteo:
Questo ritorna un po'... Ti ricordi? C'è stata una puntata in cui abbiamo parlato di traduzioni sbagliate.
14:55 Raffaele:
Mi ricordo, mi ricordo molto bene.
14:57 Matteo:
Eh, e questa secondo me è una di quelle. Perché se Game of Thrones è il Gioco dei Troni, ha un senso. E se tu lo traduci con Il Trono di Spade, ne ha un altro!
15:15 Raffaele:
Sì, anche se devo essere onesto: a me non dispiace questa traduzione. Perché è un po' un continuo. O meglio, in Game of Thrones la parola centrale, secondo me, non è il gioco, ma sono i troni.
15:30 Matteo:
Esatto. Sì, esatto, esatto.
15:32 Raffaele:
E... io non ho seguito la serie, ma mi sembra di capire che uno di questi troni viene raffigurato con tutte le spade sulla spalliera.
15:41 Matteo:
Sì, però... E sarebbe quello il trono a cui tutti... (Aspirano.) tendono, sì.
15:48 Raffaele:
Quindi tutto sommato ci sta, un'accezione leggermente diversa rispetto al Gioco dei Troni, però non va proprio fuori strada.
15:59 Matteo:
No, fuori strada no. Però mentre Game of Thrones e Il Gioco dei Troni è più, come dire, politico, ed è una delle bellezze dell'inizio della serie e dei libri. Quindi intrighi, movimenti... Il Trono di Spade spinge un po' più sul fantasy.
16:19 Raffaele:
Ehm, sì, sì. Guarda, raccontandomi questo episodio, questo aneddoto, mi ha fatto venire in mente un video che ho visto recentemente di un canale YouTube che mi sento di consigliare assolutamente.
16:33 Matteo:
Easy Italian?
16:35 Raffaele:
Non quello, anche se quello è consigliatissimo! (Ovviamente!) Ma un canale di un altro ragazzo campano che si è trasferito a Milano. Ed è Geopop, un canale YouTube fantastico, diciamo di divulgazione scientifica, ma in maniera popolare, in maniera accessibile a tutti.
16:55 Matteo:
Interessante.
16:56 Raffaele:
E non lo segui? (No! Lo seguirò!) Lo devi fare assolutamente. (Lo seguirò.) E in uno degli ultimi video hanno intervistato uno dei doppiatori più famosi in Italia. Si chiama Luca Ward e per intenderci, è stato il doppiatore del Gladiatore, di Russell Crowe nel Gladiatore. E ha raccontato questo aneddoto che nel momento in cui sta per iniziare la battaglia dei romani, lui insomma arringa il suo esercito. E il copione originale scritto da Ridley Scott diceva: "Al mio segnale, scatenate i cani!" Perché sembra che l'esercito romano avesse i cani al seguito e li aizzasse contro i nemici per iniziare la battaglia. Però, insomma, il direttore del doppiaggio all'epoca, con il doppiatore Luca Ward, decisero che sarebbe stato più d'effetto dire: "Al mio segnale, scatenate l'inferno!" E questa cosa poi è piaciuta talmente tanto anche a Ridley Scott che ha deciso di inserirla direttamente nell'originale.
18:02 Matteo:
Fantastico!
18:03 Raffaele:
Non sempre il doppiaggio viene per nuocere...
18:07 Matteo:
Non lo so. Io ho sempre... Sono sempre un po' restio rispetto alla questione doppiaggio.
18:14 Raffaele:
Hai ragione, non... Come dire... Le lingue sono intraducibili per certi versi. Ad esempio, come traduci "la Befana"?
Musica:
18:30 Raffaele:
E io ce l'ho la risposta a questa domanda, eh?
18:34 Matteo:
E come lo traduci, "la Befana"?
18:35 Raffaele:
Perché la Befana è una storpiatura della parola Epifania. (Ah!) Epifania, bifanìa, bifana, befana. (Ah!) Quindi in fin dei conti la tradizione c'è già, esiste già ed è... (Epifania.) Epiphany, in inglese, sarebbe.
18:53 Matteo:
È stranissimo chiamare la Befana "Epiphany".
19:00 Raffaele:
Eh sì, sì, hai ragione.
19:02 Matteo:
Perché per noi Befana è una cosa... No una cosa, è una persona!
19:07 Raffaele:
Eh sì, è una personificazione.
19:10 Matteo:
Sì. Invece Epifania no. la festività.) Non c'entra niente.
19:16 Raffaele:
Però facciamo lo stesso, no, con Babbo Natale a Natale. (Giusto, giusto.) La Befana all'Epifania. Ma a questo punto dobbiamo un'enorme spiegazione ai nostri ascoltatori.
19:27 Matteo:
Cos'è la B... Chi è la Befana?
19:29 Raffaele:
La Befana vien di notte...
19:32 Matteo:
...Con le scarpe tutte rotte.
19:34 Raffaele:
E poi... e poi il continuo cambia un po' a seconda delle regioni. Però, come avete potuto capire, anche la filastrocca della Befana è conosciuta a livello nazionale. La Befana è la personificazione dell'Epifania, e fin qui ci siamo. Viene dipinta come una vecchietta che porta abiti vecchi e maltrattati, rotti per la maggior parte. E che cavalca una scopa. E che porta nella notte dell'Epifania doni ai bambini, ma soprattutto tante, tante calze ripiene, o sacchi ripieni, di dolci e caramelle per i buoni, e carbone per i cattivi. (Ebbene sì.) Questa immagine è possibile rivederla in diverse culture sotto diversi nomi e con diversi dettagli. Ad esempio quando ho detto che cavalca una scopa volante, il richiamo alle streghe è immediato, no? Ma in realtà la Befana non è una strega, è solo una vecchietta e sta un po' a rappresentare tutto l'anno passato, quindi il vecchio che va via. Ed infatti si dice che "l'Epifania...
20:56 Matteo:
...tutte le... non mi ricordo cosa... però porta via!".
21:03 Raffaele:
...tutte le feste porta via!"
21:05 Matteo:
Ah, è vero. Tutte le feste porta via! Giusto, perché sì, arriva dopo una serie di feste che ti hanno anche un po' stancato. Arriva l'Epifania ed è l'ultima. Quindi porta via tutte quante le feste per un bel po'.
21:19 Raffaele:
Esatto. E quindi ti dicevo, rappresenta il vecchio. In realtà storicamente, le sue radici affondano al mondo precristiano, addirittura preromano. Ci sono anche dei nessi con le culture del nord Europa e del centro Europa. Insomma non stiamo qui ad andare nel dettaglio, ma di fatto la Befana ad oggi con queste fattezze si festeggia solo in Italia.
21:42 Matteo:
Sì. Piccola nota interessante, almeno per me lo è stato: questo Natale ho festeggiato con mia cugina e il suo compagno e i suoi figli. Il suo compagno è canario. (Nel senso che è un uccello?) Canarino? Canarino o canario?
22:02 Raffaele:
Penso canario. (Canario.) Cosa vuol dire?
22:06 Matteo:
Vive, viene dalle Canarie. E vivono tutti alle Canarie. E alle Canarie, come tutta la Spagna, i regali non arrivano a Natale. Adesso arrivano a Natale perché si sono globalizzati, più o meno. Ma tradizionalmente arrivano con i Re Magi. (Esatto.) Il sei. La cosa che mi ha incuriosito è che ovviamente loro si sono ritrovati, i bambini, ad avere due Natali, fondamentalmente. "Che culo!" Direbbe qualcuno...
22:40 Raffaele:
Che fortuna! (Sì.) Te la lascio Matteo, te la faccio passare questa. (Senza bip?) Secondo me senza bip, perché insomma è una cosa che si dice molto frequentemente in Italia. (In italiano, sì, sì.)
22:55 Raffaele:
E sì, hai ragione, la festività più sentita in Spagna, ad esempio, è quella de Los Reyes Magos, quindi i Re Magi, che si festeggia il sei di gennaio. Quindi in concomitanza con la nostra Befana. E anche noi, forse per i grandi si è persa un po' l'abitudine di scambiarsi i regali, ma non quella di farsi la calza. La calza è soprattutto... così nelle famiglie con i bambini, è ovvio, oltre ai regali si fa la calza. Ma anche e soprattutto nelle coppie, soprattutto all'inizio si fa un po' a gara a chi fa la calza più grande. Tu la facevi?
23:33 Matteo:
L'ho fatto in passato. Ma da quando io e Katie siamo una coppia, facciamo poco. All'inizio ci siamo scambiati le calze salate. Nel senso che a nessuno dei due... Nessuno dei due impazzisce per i dolci, e quindi noi andiamo di salamini!
23:54 Raffaele:
È la prima volta che sento di una calza della Befana ripiena di salamini! Non smetti mai di stupirmi, Matteo! Però insomma ti confermi un po' il Grinch della Befana! (Eh sì, e certo!) E a questo punto un po' di tutte le festività!
24:08 Matteo:
Sì, da buon Grinch non posso fare a meno di non festeggiare nemmeno la Befana...
24:15 Raffaele:
Quindi sei contentissimo il sette gennaio, quando tutte le feste sono andate via.
24:20 Matteo:
Sì, anzi inizio a festeggiare io!
24:22 Raffaele:
Auguri, allora, Matteo!
24:24 Matteo:
Il sette ci faremo gli auguri.
24:28 Raffaele:
Da me non è particolarmente sentita. Però c'è ancora l'usanza di regalarsi un po' di cioccolato. Non magari tutta la calza, ma giusto il pensiero di regalare della cioccolata ai più cari. Adesso con la bambina, con la piccola è scontato che ci sarà una calza enorme, non solo la nostra, ma tutti gli zii, i vicini, i nonni regaleranno della cioccolata e/o dei giocattoli. Quindi insomma, saremo invasi dal cioccolato per almeno un mese. E la dieta, che era uno dei propositi del duemilaventitré, partirà a febbraio...
25:11 Matteo:
Ah, io invece pensavo "partirà malissimo". Invece no, giustamente... (Non partirà affatto!) Partirà a febbraio, non parte!
25:14 Raffaele:
E va bene, Matteo, senti, io direi di ricordare ancora una volta il regalo tra Natale e Befana che abbiamo fatto ai nostri ascoltatori. Ai curiosi che ogni volta ci sentono parlare di questo after-show, di noi che ci spostiamo in un'altra stanza e continuiamo le nostre conversazioni sui temi del giorno, oppure gli altri bonus come il vocab helper, quindi la schermata che mostra le dieci parole più importanti minuto per minuto, ma anche la trascrizione interattiva e la traduzione multilingue. Quindi per questa puntata, eccezionalmente, come regalo per tutti voi, nella descrizione ci sarà il link per accedere a questi contenuti extra, a questo nostro regalo.
26:07 Matteo:
Esatto. Quindi, mi raccomando, scorrete fino alle show notes e cliccate sul link per approfittare di questo fantastico regalo.
Musica:
26:17 Raffaele:
Non perdetevelo!
26:19 Matteo:
No, non fatelo, no!
26:23 Raffaele:
Buon anno a tutti e buon duemilaventitré! Io e Matteo ci spostiamo nella sala VIP! (Andiamo!)